Descrizione
«Non portiamo mai un bambino per mano. È sempre lui che porta noi, che ci trascina. Imparare a lasciarsi portare dal bambino, affidarsi alla sua mano, loto che affiora negli stagni dell’infanzia. Il bambino ci porta nei regni del piccolo, si rivolge alla nostra infanzia addormentata, ci mette sul sentiero più stretto, percorso solo dalla formica, la coccinella, il chiodo solitario e il sasso che rotola.Andare con lui per la strada, per i campi. E ci dà la misura del nostro esilio, perché lui sì che appartiene ai cieli viaggiatori, alla luce del giorno, al rintocco dell’ora, e noi ormai non più.
Francisco Umbral