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Daniele Abbiati ci regala sul Giornale una meravig

Daniele Abbiati ci regala sul Giornale una meravigliosa recensione di "Uomini nella notte" di Ernst Weiss:

"Se ci chiedessimo previamente chi saranno gli Uomini nella notte che qui brancolano nel buio al termine della lettura risponderemmo: 'tutti e quattro', ovvero Peytel, Balzac, Napoleone Bonaparte e Weiss stesso. Quest'ultimo romanza l'effettivo ruolo giocato da Balzac nell'affaire Peytel... prima e dopo la 'lezione' su Bonaparte, Balzac si getta, con la consueta generosità arruffona che lo caratterizzava quand'era lontano dalle sudate carte, sul caso Peytel, un classico noir di provincia da fare invidia a Simenon. [...] Siamo dalle parti della Marnie e del Norman Bates hitchcockiani, a conferma del fatto che Ernst Weiss sapeva 'giocare', oltre che con la storia, anche con la mente dei suoi personaggi."

Ernst Weiss - Uomini nella notte
Traduzione e prefazione di Ginevra Quadrio Curzio
Pagine: 210
Prezzo: € 20

#edizionimedhelan #ernstweiss #ilgiornale #recensioni #balzac #simenon #hitchcock #letteraturaaustriaca #romanzo #noir

Uomini nella notte di Ernst Weiss nella classifica

Uomini nella notte di Ernst Weiss nella classifica Top di Robinson!

Il 1 novembre del 1838 sulla strada per Belley, nell’alta valle del Rodano, fu commesso l’efferato omicidio, a colpi di pistola e martello, del cocchiere e della moglie del notaio Sébastien Peytel. Quest’ultimo, unico sopravvissuto alla mattanza, fu subito accusato di essere lo spietato assassino. Nonostante l’assenza di elementi che potessero scagionarlo, Peytel che, nel 1830, aveva collaborato con Balzac al giornale “Le Voleur”, fu prontamente assistito dal celebrato scrittore della Comédie humaine. Da questa torbida e oscura vicenda prende avvio il romanzo di Ernst Weiss, pubblicato nel 1925, in occasione del 75° anniversario della morte di Balzac. Con un magistrale intreccio di narrazione originale e continui rimandi alle opere di Balzac – una su tutte, Un tenebroso affare (1841), scritto a ridosso dell’affaire Paytel – Weiss disegna non solo un ritratto estremamente realistico del grande romanziere francese, ma si addentra nei meandri della psicologia criminale, dell’altruismo sognante dell’uomo di lettere, senza mai distaccarsi dalle tematiche centrali del romanzo: l’amicizia e la solitudine. E il desiderio di fuggire verso nuovi orizzonti che la vita puntualmente sposta sempre più avanti, rendendo vano ogni umano sforzo.

Prefazione e traduzione di Ginevra Quadrio Curzio
Pagine: 180
Prezzo: € 20

#edizionimedhelan #letteraturaaustriaca #ernstweiss #weiss #balzac #honoredebalzac #robinson #larepubblica #classificalibri

"Senza guardare Anne, Olivier la intuisce in piedi

"Senza guardare Anne, Olivier la intuisce in piedi sul bordo del molo - i capelli neri, il suo vestito di un azzurro chiarissimo. Ha di sicuro quel sorriso trasognato e dolente che riserva a coloro da cui si separa, come se già non contemplasse più il mare, ma il ricordo del mare..."

La costa selvaggia è l'unico, intenso e affascinante romanzo di Jean-René Huguenin, giovane promessa della letteratura francese, scomparso a 26 anni a seguito di un tragico incidente stradale nel 1962. Nell'affascinante paesaggio bretone prendono vita le brucianti e inconfessabili passioni di un fratello e una sorella uniti da un legame destinato a finire portando con sé i ricordi del passato, le radici, i tormenti della giovinezza. Salutato dai critici come una rivelazione, La costa selvaggia è un piccolo capolavoro scritto con inusitata maestria, uno scrigno di malinconia, nostalgia e passionalità apprezzato da autori del calibro di Julien Gracq e Louis Aragon.

Jean René Huguenin - La costa selvaggia
Introduzione e traduzione di Marco Settimini
Pagine: 160
Prezzo: € 18

In libreria dal 14 marzo

#letteraturafrancese #huguenin #bretagna #lacostaselvaggia #libriinuscita #romanzo #edizionimedhelan

È in libreria "Uomini nella notte" di Ernst Weiss

È in libreria "Uomini nella notte" di Ernst Weiss e a pagina 2 del Foglio trovate la splendida recensione in anteprima di @riccardo_canaletti_ :

"In Uomini nella notte, la débâcle della ragione, che altro non vuole essere se non una débâcle della Storia, non è circoscritta all'individuo Balzac, che diventa
solo uno dei tre nodi che permettono di comprendere l'estensione della convinzione weissiana secondo
cui nulla, ragionevolmente, può essere in definitiva ragionevole, poiché il mondo funziona al di là delle
conseguenze previste, e cioè delle
conseguenze razionali. Gli altri due
nodi sono Napoleone e il fischiettatore de Blince: il primo rappresenta la politica, il Potere. Il secondo rappresenta l'arte, che del Potere dovrebbe essere il controcanto. Balzac
è, qui, più che uno scrittore un uomo, un personaggio da intendersi in
modo radicale, e cioè tale che la sua
attività principale, il suo lavoro, è
alla fine del tutto trascurabile rispetto alla serie di eventi che si troverà ad affrontare o subire.
Così Balzac diventa nient'altro
che un intreccio di pulsioni e tentativi (falliti), di esperienze, coerentemente all'idea di Ernst Mach, studiato da Weiss come da altri suoi
contemporanei (per esempio Robert Musil), secondo cui la realtà è il mondo dei sensi, poiché non esiste la cosa in sé. Una pesca senza
nocciolo, come si potrebbe dire di
questo romanzo stiloso, alto, che
mette in mostra tutte le capacità
dello scrittore e della storia di
aprirsi (di recente qualcun altro ha
tentato questa strada: Martin
Amis); e che forse compie, in definitiva, lo stesso peccato di uno dei
personaggi, Balzac appunto: "Volevo riconciliare con sé stesso l'amico. E' stata ossessione e vanità?". A
dimostrazione che anche la matematica di questa "letteratura minore" (la stessa, pur con le sue differenze, di Kafka) resta incompleta e,
come tale, deve sapersi confrontare con la tradizione. A maggior ragione, come avvenne nel 1925, alla
vigilia di un violentissimo stordimento."

Ernst Weiss - Uomini nella notte
Prefazione e traduzione di Ginevra Quadrio Curzio
Pagine: 216
Prezzo: € 20

#ernstweiss #uomininellanotte #ilfoglio #balzac #letteraturaaustriaca #letteraturafrancese #kafka

Vi presentiamo i protagonisti di "Uomini nella not

Vi presentiamo i protagonisti di "Uomini nella notte" di Ernst Weiss:

- il primo lo conoscete tutti, è l'autore della Comédie humaine, il grande Honoré de Balzac, tutto preso dal suo Napoleone, emblema del destino altalenante dell'uomo, fatto di ascese e repentine cadute, di clemenza e spietatezza, grandi onori e infinita solitudine;

- l'affascinante donna che segue è la creola Thérèse Félicie (Weiss la chiama Felice con una chiara allusione alla Felice Bauer di Kafka) Alcazar, brutalmente uccisa sulla strada da Ambérieu a Belley nella notte del 1 novembre 1838. Il suo volto sarà sfigurato e ci si accerterà dipoi che la donna era incinta del marito e probabile assassino;

- siamo così al terzo e forse più rilevante attore di questa tragedia, il notaio Sébastien Peytel, accusato di aver ucciso anche il suo cocchiere e servitore, oltre alla moglie. Difeso a spada tratta da Balzac, sempre più scettico rispetto alla giustizia francese. Ciononostante ghigliottinato per il duplice ed efferato omicidio.

Il romanzo di Weiss fa irruzione nella storia dell'affare Peytel, che divise la Francia dell'epoca, e costò a Balzac l'accusa di essere un sognatore incapace di leggere nella realtà più che nei romanzi gli abissi dell'animo umano. Lo fa raccontando il tragico destino che pende sul capo dell'uomo, la solitudine e il rifugio nell'amicizia, e l'illusorietà di modelli e valori in un mondo che non crede più in nulla e dove solo lo scrittore continua ad inseguire chimere di virtù e nobiltà d'animo.

Ernst Weiss - Uomini nella notte
Traduzione e prefazione di Ginevra Quadrio Curzio
Pagine: 216
Prezzo: € 20

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"Ci sono giorni in cui ci si alza trasparenti, e a

"Ci sono giorni in cui ci si alza trasparenti, e allora bisogna approfittarne per scrivere. Se non c'è trasparenza non c'è scrittura. Ci potrà essere un lavoro d'amanuense, ma niente di più. L'uomo, lo scrittore, deve scegliere se essere trasparente o scrivano. Quasi tutti optano per lo scrivano, perché hanno sete di potere e perché sembra che dia più lustro. Scrivere è un gioco di prestigio, perché consiste nel saper scomparire, come gli illusionisti del cabaret. Ci sono giorni in cui l'illusionista non è in forma, si sente opaco, rimane dov'è. Lo scrittore deve lasciar passare la luce del mondo sul foglio di carta, il sole sulla scrittura."

Francisco Umbral - Rosa e mortale

Traduzione di Claudia Marseguerra
Prefazione di Marco Ottaiano

Pagine: 248
Prezzo: € 25

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